Un primo quadro sulle caratteristiche dell’annata 2020
delle aree tra Veneto Orientale e Friuli, Franciacorta e Toscana
Si prospetta un’annata eccezionale, con produzione più contenuta ma qualità eccellente. E’ positivo il primo bilancio di Carlo Paladin per le tenute in Veneto, Franciacorta e Toscana.
Anzitutto nell’area situata al confine tra Veneto Orientale e Friuli, dove si producono i vini Paladin e Bosco del Merlo, tra le province di Venezia e Pordenone.
<< Come sempre un parere definitivo si potrà esprimere solo quando l’uva sarà in cantina, ma ad oggi siamo contenti. – Afferma. – Le condizioni del vigneto sono ottime grazie ad un andamento climatico regolare sin dal periodo di fioritura ed allegagione, che ha permesso uno sviluppo omogeneo del grappolo e il mantenimento della vegetazione sana, oltre a una riduzione notevole degli interventi di difesa della vite. Le calde e soleggiate giornate, alternate a piogge regolari, rendono ora possibile una piena attività delle foglie nella fotosintesi e quindi un buon accumulo di zuccheri negli acini. Anche le temperature attuali sono perfette, con pochi picchi superiori ai 30° C e un’escursione termica tra le ore notturne e diurne di 10 gradi, fattori che favoriscono la fissazione degli aromi e il mantenimento di una buona acidità. >>
Il Veneto
In campagna è ora iniziata l’invaiatura, momento in cui l’acino cambia colore da verde alla sua sfumatura caratteristica, più accentuata sul Pinot Nero e sulle varietà precoci. E se all’avvio della stagione si prevedeva una vendemmia anticipata, oggi siamo rientrati nella media.
La produzione sarà in calo rispetto alla media a causa di un numero inferiore di gemme fertili, con un – 25% sulle varietà precoci Pinot Grigio, Pinot Nero e Chardonnay, un – 15% su Glera e – 10% sui vitigni aromatici. Una riduzione ampiamente compensata dalla qualità.
E sulle scelte dei consorzi Prosecco doc e Pinot Grigio, comunicate in questi giorni e studiate per contrastare eventuali speculazioni, la famiglia Paladin si trova perfettamente d’accordo.
Tra queste, l’eliminazione dei superi e la commercializzazione della nuova annata dal 2021.
<<Condividiamo le decisioni prese dal consorzio, che aiuteranno sia a gestire la perdita di volumi di quest’anno sia, cosa ancora più importante, ad aumentare la qualità dei prodotti nel lungo periodo>>. Afferma Carlo Paladin.
La Franciacorta
Ottime previsioni anche per Castello Bonomi, in Franciacorta, dove dopo i campionamenti dei giorni scorsi la vendemmia prenderà il via la prossima settimana.
Un germogliamento precoce e una primavera con poche precipitazioni avevano fatto pensare ad una vendemmia anticipata, ma il decorso climatico di maggio, giugno e luglio – con piogge regolari e temperature massime nella media stagionale – ha poi riequilibrato i tempi. I temporali alpini costanti e l’assenza di picchi di caldo eccessivo hanno favorito una buona attività della parete fogliare, mentre la continua escursione termica ha rallentato la maturazione, riportandola nella norma e favorendo il giusto equilibrio tra le diverse componenti dell’uva. L’annata, quindi, si prospetta ottima.
La Toscana
Anche per Premiata Fattoria di Castelvecchi, a Radda in Chianti, ci sono ottime prospettive per la qualità delle uve, seppure con una lieve flessione nelle rese previste con un calo del 5-10%. La primavera asciutta e soleggiata e le piogge di giugno hanno mantenuto un buon equilibrio climatico anche in periodo di fioritura e di allegagione, con uno sviluppo omogeneo e regolare del grappolo.
Fondamentali saranno l’andamento climatico delle prossime settimane per garantire il mantenimento delle buone condizioni di sanità delle uve e buone escursioni termiche tra giorno e notte che, in questi giorni, registrano variazioni fino a 15 gradi. Ciò permetterà l’esaltazione degli aromi, l’evoluzione dell’acidità e l’accumulo zuccherino.
Dopo una previsione di vendemmia precoce, con il germogliamento iniziato due settimane prima del previsto, l’andamento è rientrato nella normalità nei mesi successivi e la vendemmia si prevede per il periodo a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre.